Zincatura a caldo
Lo strato di zinco viene applicata a caldo, ovvero con immersione in bagno in vasche di zinco fuso alla temperatura di circa 450° (da non confondere con la zincatura a caldo continua che viene effettuata su nastri o fili d’acciaio).
Zincatura elettrolitica (conosciuta anche come zincatura galvanica)
Avviene mediante immersione in soluzione elettrolitica contenente sali di zinco. Viene preferita per pezzi in acciaio a tempra accurata e per componenti di precisione.
Zincatura spray
La zincatura spray, detta anche zincatura a spruzzo, si ottiene applicando lo zinco fuso precedentemente polverizzato utilizzando pistole dotate di un dispositivo di fusione e polverizzazione ed uno di alimentazione del filo di zinco.
Zincatura a freddo
Quando si parla di zincatura a freddo è forse improprio parlare di zincatura in senso stretto in questo caso trattandosi dal punto di vista tecnico più correttamente di verniciatura a base di resine sintetiche di fatto e ricca di zinco. Intuitivamente i risultati raggiunti non sono equiparabili a quelli della zincatura a caldo: tuttavia questa è una pratica alternativa in ambiente difficili da trattare.
Zincatura a rotobarile e zincatura a telaio
Sulla base dei metalli la zincatura a rotobarile per la minuteria e zincatura a telaio per i manufatti di dimensioni più grandi oppure particolarmente delicati da trattare.
Quanto dura l’effetto protettivo della zincatura?
La zincatura a caldo è un processo utile per proteggere l’acciaio dal suo nemico numero uno: la ruggine. L’effetto corrosivo gradualmente distrugge i metalli, soprattutto se esposti ad ambienti unici. Sicuramente l’ambiente in cui si trova il manufatto incide anche sulla durata degli effetti del processo di zincatura.
Pretrattare i metalli è importante e non di rado, dopo la zincatura, viene applicata una verniciatura a protezione ulteriore. Ma esistono metodi per far durare più a lungo l’effetto o rendere la zincatura più efficace?
Sebbene la zincatura a caldo fu scoperta più di un secolo fa, resta ancora oggi una tecnica efficace e in grado di dare buoni risultati contro la corrosione dei metalli.
Come accade in tutti i settori industriali e non, nel frattempo le invenzioni hanno portato a perfezionare nuove tecniche. La ricerca in questo campo sta investendo molto nei fluoropolimeri. In quest’ottica funzionale di protezione dei metalli dalla ruggine, i fluoro polimeri hanno dimostrato una versatilità incomparabile.
In particolare i rivestimenti industriali in Teflon possono essere applicati su tutti i metalli e anche sui materiali non metallici come vetro, fibra di vetro, gomme, plastiche etc. Il Teflon si caratterizza inoltre per un coefficiente di attrito basso (va da 0,05 a 0,20 a seconda delle condizioni di carico, velocità di scorrimento etc); a livello pratico inoltre i rivestimenti in Teflon sono facili da pulire perché sono superfici oleofobiche.
Infine i rivestimenti industriali in Teflon risultano essere resistenti al calore, antiaderenti e con alta rigidità elettrica (tanto che con tecniche ad hoc possono essere pensati anche come rivestimenti antielettrostatici), oppure conduttivi, a seconda delle necessità del cliente.